AGRIGENTO, SICILIA, ITALY — SAESE, un ufficiale sindacato europeo continua a lottare per i diritti degli insegnanti dopo che, il 20 Ottobre 2020, il Comitato europeo dei diritti sociali ha dichiarato inammissibile il reclamo. La denuncia che le pensioni VIP erano troppo basse è stata registrata il 25 novembre 2019 per quanto riguarda l’articolo 30 (Ogni persona ha diritto alla protezione dalla povertà e dall’emarginazione sociale) della Carta sociale europea riveduta. SEASE sostiene che le successive riforme pensionistiche che stavano subendo modifiche hanno contribuito a un livello significativo nelle pensioni, mettendo così milioni di insegnanti precari a rischio di povertà durante il loro pensionamento. Oltre a quanto sopra conforme, SAESE sostiene anche la mancanza di un approccio globale e coordinato nell’articolo 30.
Questa iniziativa di SAESE si concentra sulla protezione dei diritti di sicurezza sociale del personale scolastico e si afferma come “Federazione dei Pensionati”, considerando, appunto, che la SAESE è la prima in Italia ad aver sporto denuncia contro il Governo al fine di ottenere un tenore di vita dignitoso per i Vip italiani sin dall’inizio del pensionamento. Il governo ha deciso di dichiarare inammissibile la denuncia collettiva non a causa delle accuse formulate ma per la banale ragione che SAESE non è un rappresentante ufficiale. A seguito di ulteriori indagini, è stato affermato che la denuncia era inammissibile perché SAESE non ha menzionato il numero di membri coinvolti nella presentazione della stessa. SAESE continuerà a lottare per i diritti e mira a tutelare gli interessi dei docenti, del personale amministrativo, tecnico e ausiliario in servizio nelle scuole italiane. Molti ex protagonisti del piccolo e grande schermo si trovano infatti a dover sopravvivere con pensioni alquanto basse, a volte anche nettamente inferiori ai 1000 euro al mese. Dopo lunghissime carriere, pertanto, molti dei volti noti nostrani si ritrovano con un pugno di mosche, come raccontato ad esempio dall’ex ballerino Enzo Paolo Turchi, che ha ammesso di incassare a fine mese solo 740 euro. Anche Simona Izzo non se la passerebbe bene: “Io ho mille euro al mese di pensione, se non lavorassi non arriverei nemmeno a 1200 e non farei nulla”. Ma non finisce qui, perché proprio in relazione alle polemiche che si sono sviluppate dopo quel suo annuncio, lei aggiunge: “Se dico che lavoro per pagare le scuole ai miei nipoti dovrebbero dirmi brava”.
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SAESE è un sindacato europeo online con sede in Italia, formato per fornire consulenza e assistenza sindacale. SAESE è anche l’unico sindacato che ha indetto uno sciopero 24 ore non una ma ben tre volte per ottenere una legge anti-mobbing a tutela di tutto il personale scolastico.
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